L’etimologia del termine “leader” deriva dall’inglese: il verbo “to lead”, infatti, significa ‘”condurre”. Un leader, quindi, è colui che si dimostra in grado di portare gli altri a raggiungere determinati obiettivi sia nella vita privata sia in ambito professionale. Come essere leader nelle situazioni di tutti i giorni? Ecco alcuni suggerimenti utili al riguardo.
Il carisma deriva dall’autorevolezza
Prendere decisioni in maniera autoritaria, senza giustificarle, può anche portare risultati nel breve periodo, ma a lungo termine causa disarmonia nel team. La conseguenza non sarà altro che l’allontanamento dei collaboratori dalla figura del capo. Occorre essere carismatici, mostrando autorevolezza, condividendo nel gruppo le motivazioni che hanno indotto a prendere determinate decisioni. Con chi non riesce a raggiungere i traguardi prefissati, è sempre opportuno confrontarsi. Questo atteggiamento propositivo viene molto apprezzato da tutti i componenti del team che vedendo l’autorevolezza del leader, saranno indotti a remare tutti nella stessa direzione con l’intento di raggiungere un obiettivo comune. Autorevolezza significa affermazione del proprio pensiero, ma senza andare a prevaricare sugli altri. Soprattutto nelle situazioni più ostiche, venirne a capo diventa possibile solo se ci si confronta a 360 gradi. Dopodiché il leader deve sentirsi sicuro nel prendere le decisioni e infondere fiducia ai membri del suo team.
Saper ascoltare
Per essere leader nelle situazioni di routine, una dote molto apprezzata è la capacità di ascolto. Focalizzarsi sia sui feedback positivi sia su quelli negativi si rivela utile sempre: i primi testimoniano la bontà di quanto portato a termine fino a ora, mentre i secondi contribuiscono a dare una panoramica chiara su cosa c’è da migliorare. Se si presenta un problema nel contesto lavorativo o in una situazione giornaliera, una valida soluzione è quella di esaminarlo con un taglio pratico, ascoltando il parere di tutti, soprattutto di chi ha già esperienza al riguardo. Cambiare in corso d’opera l’approccio al problema si conferma una scelta vincente, soprattutto se i risultati fino a questo momento non sono stati all’altezza. Questo modo proattivo e flessibile piacerà di sicuro alle persone con cui si tende a interagire.
Riconoscere gli errori
Nessuno è infallibile. Ragion per cui, a fronte di eventuali errori, è bene sempre riconoscerli. Farlo vuol dire che le persone del team non si faranno problemi ad assumersi maggiori responsabilità, perché non si avrà alcun timore di fare possibili sbagli. Al tempo stesso, la volontà di sperimentare nuove soluzioni non sarà vista in alcun modo come un tabù.
Avere una vision chiara
Uno dei vari fattori che contraddistingue i veri leader è quello di vedere un eventuale futuro oltre gli ostacoli. del presente. Impegnarsi a fondo nel rimuoverli per fare in modo che anche gli altri raggiungano importanti traguardi, è compito loro. Pertanto, per una buona leadership, bisogna chiedersi se si è veramente a conoscenza degli obiettivi prefissati, sia a livello individuale sia a livello collettivo (staff, team, organizzazione aziendale) e se si ha in mente una strategia ben delineata per centrarli appieno. Programmazione e consapevolezza sono due tratti distintivi di chi ha un forte orientamento a una leadership autorevole. Convincere gli altri a seguire le proprie idee risulta impossibile se non si ha una vision chiara. E questo, i veri leader lo sanno benissimo.
Flessibilità
In un contesto sempre più dinamico, come quello attuale, un vero leader deve dimostrare di essere flessibile. Se strettamente necessario, cambiare la sua tabella di marcia, motivando gli altri, è un aspetto imprescindibile verso il successo. Gli essere umani, si sa, sono abitudinari e, tendenzialmente, piuttosto refrattari al cambiamento. Spesso, quest’ultimo viene percepito come una vera e propria seccatura, quando, a conti fatti, potrebbe rivelarsi una preziosa opportunità. Motivare gli altri al cambiamento, evidenziandone i benefici, è una dote che solo pochi leader hanno.
Apprendimento continuo
Non si finisce mai di imparare sia a livello individuale sia di gruppo. Interagire con figure che hanno know-how e skill differenti va vista come cosa positiva nell’ottica di quel processo di apprendimento continuo. Avere voglia di imparare, apparire come umili e ricettivi è un atteggiamento che tutti interpretano in maniera positiva. Anche frequentare corsi su come migliorare la comunicazione, la postura, il look, il modo di porsi aiutano molto. Quindi, prendersi del tempo per la propria persona, investendo su se stessi, contribuisce a dare una marcia in più a livello professionale e nella vita di tutti i giorni.