Quando lo sciamanesimo chiama: ecco 4 segni per rispondere
Cos’è lo sciamanesimo?
Lo sciamanesimo non è altro che un insieme di antiche tecniche nate decine di migliaia di anni fa, in grado di aiutare a risvegliare ed espandere la coscienza, oltre a guarire le ferite dell’anima.
Tale pratica è la prima forma di culto sperimentata dalle generazioni precedenti.
La moltitudine di esercizi spirituali impiegati per accedere alle porte dell’inconscio e intraprendere un viaggio interiore è stupefacente. Queste tecniche spaziavano dal canto, il digiuno intermittente e lo Shinrin Yoku, alla persistente trance dance e all’assunzione di piante allucinogene.
Contrariamente alle altre religioni il cui fine principale è trovare le risposte, lo sciamano cerca le domande giuste a cui rispondere così da sperimentare la verità e fare luce sugli angoli dell’esistenza che generalmente restano nell’ombra. Inoltre, non persegue il significato: lo crea portando il sacro in una realtà altrimenti mondana.
Il termine “sciamano” ha origini siberiane, deriva da “smarambi” che significa eccitarsi e “sam-dambi” che significa muoversi a ritmo. Lo sciamano, difatti, si scatena in uno stato di alterazione mentale o anagogico tramite il battito del tamburo e la danza fino a quando, una volta caduto in trance, il suo spirito lascia il suo corpo.
Sono esattamente questi stati di isolamento, d’innalzamento mentale e di perdita dell’io che forniscono una visione della realtà più ampia, più profonda e decisamente più bella. Gli sciamani di tutto il mondo sanno che per capire e vivere più pienamente in armonia con il mondo hanno bisogno di “esplodere”, di vivere esperienze extracorporee e di scoprire il mondo invisibile dello Spirito, il quale altro non è che la corrente sotterranea del mondo visibile fatto di uomini e donne in carne e ossa.
Accedendo al regno invisibile, gli sciamani possono trovare un modo potente di trasformare la propria vita e quella degli altri.
Sciamano: il primo esemplare di guaritore ferito che ha riconosciuto e sanato le proprie ferite per aiutare gli altri
Una volta diventato adulto, l’essere umano vive in un perenne stato di alienazione e di derealizzazione: è totalmente estraneo a sé stesso e alla madre terra catechizzata dai mezzi di comunicazione e ingannata dai cosiddetti “bisogni falsi” concepiti dalla cultura del consumismo. Di conseguenza, ciò non gli consente di conoscere altre possibilità e altri mondi, di ricongiungersi al proprio io interiore velocizzando il suo cammino di crescita e attirando nella propria vita ciò che desidera con la sola forza del pensiero.
Nelle società organizzate in tribù, gli sciamani o i santoni il più delle volte testavano una malattia che dava loro l’illuminazione di cui avevano bisogno per guarire se stessi e diventare, in un tempo successivo, portatori sani di buonsenso e discernimento. Tale “pratica” richiama alla mente l’idea del famoso filosofo greco antico Socrate, secondo cui “le nostre più grandi benedizioni ci arrivano attraverso la follia”.
É proprio facendo fronte alle grandi sfide che gli sciamani guarivano dalle loro malattie e risvegliavano la loro coscienza. Così facendo, imparavano a curare se stessi e gli altri.
Non a caso, per via di questo rito di passaggio conosciuto come “iniziazione”, gli sciamani sono spesso chiamati “Guaritori Feriti”.
4 segni della chiamata sciamanica
Nei prossimi paragrafi sarà possibile scoprire 4 tra gli innumerevoli segni della chiamata sciamanica.
1. Sentire un forte legame con la natura
Come riconoscere la chiamata sciamanica? In primo luogo, l’eletto sente che il suo legame con la natura è in costante crescita. Difatti, gli sciamani abbracciano il concetto che tutto in natura è profondamente concatenato attraverso lo Spirito. Niente incarna questa benevolenza meglio della Madre Natura, donatrice di vita e di nutrimento e di come l’uomo la sostenta in una relazione di mutua dipendenza.
2. Solitudine
Altro segno per accogliere la chiamata sciamanica è la solitudine giacché gli sciamani, nella stragrande maggioranza delle culture, erano persone solitarie, reputate spesso anormali o strambe.
Nonostante ciò, godevano di considerazione e riguardo per le loro conoscenze e credenze che condividevano con il mondo. Tuttavia non possono inserirsi nella società tipica dal momento che hanno fatto da ponte tra il mondo terreno e i mondi invisibili.
3. Comunicare con gli animali spirituali
Anche gli animali hanno un peso nel viaggio dell’anima verso mondi impercettibili. Tali creature fanno da guide, scambiano informazioni vitali e fungono da memorandum ogni volta che si ha bisogno del loro aiuto.
4. Avere delle anomalie fisiche che contraddistinguono
Infine, un altro aspetto da considerare per accogliere la chiamata sciamanica è rappresentato dalle caratteristiche fisiche. Secondo un’antica credenza, essere polidattilia o “nascere con un velo sul viso” era una fortuna, dei segni spirituali o auspici che indicavano un legame speciale tra il mondo degli spiriti e il nascituro.