Comprendere lo sciamanesimo per recuperare gioia e felicità
Non c’è civiltà primordiale che non abbia fruito dello sciamanesimo, un sistema mistico-rituale tipico delle regioni dell’Asia centrale e della Siberia, ma presente in forme più o meno simili in molte popolazioni che vivono a stretto contatto con la natura. Lo sciamanesimo è la più antica religione conosciuta al mondo: tracce sciamaniche si fanno risalire al paleolitico (30.000 anni fa), come testimoniano le pitture riportate sulle pareti delle grotte.
Riesploso negli anni ‘60 del Novecento grazie ai movimenti controculturali che volevano riscoprire la vera dimensione del sacro rivolgendosi alla natura, teatro mistico di questi riti arcaici, lo sciamanesimo è tutt’altro che un relitto del passato ma la testimonianza di una realtà sopravvissuta al passaggio delle epoche. Partendo da queste riflessioni, cercheremo di dare una risposta alla domanda: come funziona lo sciamanesimo?
Sciamanesimo: come funziona
Nonostante le sue radici centro-asiatiche, esiste un legame tra quello che viene definito “sciamanesimo siberiano” e le esperienze sciamaniche in generale. Elementi sciamanici si trovano mescolati ad altre religioni, come ad esempio il buddismo (Asia), il cristianesimo (specialmente nei Paesi latino americani) e l’Islam (Asia centrale e Africa settentrionale). Proprio perché valica l’ambito ristretto di una particolare religione, definire come funziona lo sciamanesimo è molto complesso.
Cominciamo col dire che lo sciamanesimo è una pratica spirituale antichissima che fonde medicina, religione e magia. Essa si basa sul concetto di continuità tra il mondo umano e animale e tra quello terreno e ultraterreno. La figura che ne garantisce l’esercizio è lo sciamano, termine derivante dal Tunguso, una lingua siberiana, che significa “colui che conosce”.
Lo sciamano, raggiungendo l’estasi grazie a danze, canti, droghe o percuotendo uno strumento – di solito un tamburo – si connette con tutti gli esseri naturali (piante, cielo, terra, fuoco, vento e animali) e agisce come mediatore tra il mondo umano e quello soprannaturale degli spiriti, dei morti e delle divinità per chiedere aiuto per sé o per chi si rivolge a lui. In particolare, il suo scopo è quello di ottenere guarigioni, attrarre prosperità, prevedere i mutamenti del tempo, iniziare i giovani e propiziare la fertilità.
Chi è lo sciamano?
Per capire come funziona lo sciamanesimo, occorre considerare che nei rituali sciamanici il momento di contatto con il divino si risolve interamente nello sciamano, figura che sfugge ad ogni definizione ben definita: egli è sacerdote, mago, veggente e guaritore del corpo e dell’anima, ma non si fa bollare con nessuna di queste etichette in particolare.
Il compito di questa sorta di uomo sacro è quello di entrare in diretta comunicazione col mondo degli spiriti o con le divinità. A questo scopo, egli impiega tecniche speciali che lo conducono all’estasi, cioè all’abbandono del corpo fisico per entrare nel mondo superiore, invisibile ai comuni mortali.
Indispensabile al rilascio emozionale è la musica, in particolare il tamburo, strumento privilegiato per ristabilire l’armonia fra gli individui, la comunità, la natura che li circonda ed il soprannaturale. Anche il guardaroba del veggente è importante. Esso è costituito da un costume sgargiante, unico e irripetibile, che gli permette di entrare nella sacralità del rituale, sottolineando i suoi movimenti e il suo essere estatico.
Pur essendo di solito anche un guaritore e custode dei riti e delle tradizioni della tribù, lo sciamano è più di un normale stregone. Sciamano, infatti, non si diventa ma si nasce: non basta il lungo apprendistato presso un altro sciamano per acquisire i segreti dell’arte, occorre che la vocazione si riveli attraverso un segno, una visione, un avvenimento straordinario che indichi al giovane la via da seguire per tutta la vita e lo imponga all’attenzione del suo gruppo sociale. Tra i segni più comuni che fin dall’antichità hanno contraddistinto gli sciamani ci sono, ad esempio, la claudicanza e la cecità almeno parziale.
Lo sciamano è spesso anche poeta e cantore della tribù e utilizza le arti figurative per esprimere le proprie visioni e le proprie pulsioni. La sua funzione trascende sempre l’intervento individuale, in quanto prima di tutto egli è tenuto a mantenere l’equilibrio tra il mondo sociale, naturale e soprannaturale, in modo che non si alteri, mettendo a repentaglio la sicurezza del gruppo che si riconosce in lui.
Conclusioni
Quello che abbiamo voluto ricordare con questo articolo su come funziona lo sciamanesimo è che non esiste solo la realtà materiale ma anche quella metafisica, la cui esplorazione permette di riconnettersi con la parte più profonda di sé. In questo, gioca un ruolo fondamentale lo sciamanesimo, un viaggio di conoscenza che aiuta a individuare il proprio percorso divino e a recuperare la gioia e la felicità.