Lo sciamanesimo cos’è: origine e significato del termine
Lo sciamanesimo cos’è? E’ tutto quell’insieme di conoscenze, credenze, pratiche religiose, magiche e rituali che caratterizzano diverse culture umane.
Questa pratica è infatti presente in tutti i continenti, dove assume forme diverse, tutte caratterizzate dalla presenza autoritaria e rispettata dello sciamano.
Il termine deriva dalla parola siberiana saman, che significa colui che conosce. A sua volta, questo termine discende del sanscrito śrāmaṇa, forse attraverso la parola cinese sha-men.
La prima attestazione nella lingua occidentale del termine schamane risale al 1698, quando Adam Brand, un mercante di Lubecca, lo riportò nel suo diario personale dove descrisse il viaggio compiuto tra Mosca e Pechino.
Nel XVIII secolo, in Russia, il termine sciamano si diffuse con l’accezione negativa di ciarlatano, ovvero di colui che possedeva una presunta capacità di guarire, ma che, in realtà, aveva fini economici.
In Occidente, la cultura illuminista disprezzò questa primitiva forma religiosa.
Gli intellettuali romantici, al contrario, subirono il fascino di queste pratiche, riconoscendole come espressioni poetiche frutto di menti fantasiose.
In anni più recenti, lo sciamanesimo cos’è è la domanda a cui ha cercato di rispondere l’antropologo americano Michael Harner, dedicandovi gran parte della vita e aderendo poi lui stesso a questa pratica religiosa, dopo aver vissuto a stretto contatto con gli sciamani in varie parti del mondo.
Lo sciamanesimo cos’è e qual è la sua figura chiave
Lo sciamano è una figura religiosa, esperta di pratiche estatiche e terapeutiche che gli vengono insegnate e indicate direttamente dagli spiriti ultraterreni. In ogni cultura, è evidenziato come non si possa diventare sciamani per scelta o ambizione personale, ma solo in seguito alla chiamata di uno Spirito Guida, a cui non ci si può sottrarre.
Il compito principale dello sciamano è quello di guarire gli uomini, gli animali, le piante e la terra. Il suo potere è pacifico, non danneggia né favorisce nessuno ma viene messo piuttosto a servizio della comunità. Lo sciamano è un viaggiatore mistico in grado di entrare in contatto con il mondo degli spiriti, che gli insegnano tutte le conoscenze e gli mostrano gli ingredienti, presenti in natura, necessari a curare gli altri e a combattere le forze ostili.
Comunemente, la figura dello sciamano viene associata a un membro anziano della tribù, ma è bene sottolineare come, in alcuni casi, la vocazione si possa manifestare anche in individui molto giovani, solitari e amanti della natura, che, attraverso un percorso spesso travagliato, accettano di ricoprire questo ruolo così importante.
Lo sciamanesimo cos’è e qual è la sua diffusione nel mondo
Questo insieme di pratiche religiose e rituali è diffuso ovunque nel mondo, dall’Australia alle Americhe, dalle isole del Pacifico alle zone delle grandi civiltà dell’antichità, come quella cinese, quelle mediterranee e del Centro America.
Fra i Celti, gli sciamani erano noti con il nome di druidi. Questi uomini erano in grado di accedere a un particolare stato di coscienza, nel quale viaggiavano in una realtà parallela (detta l’Altro Mondo) per attingere alle conoscenze da usare per aiutare i membri della loro comunità. Nel mondo druidico, non esistevano luoghi di culto costruiti dagli uomini: i luoghi sacri erano presenti, infatti, in natura ed erano boschi, fonti, fiumi e radure.
L’Asia del Nord e la Siberia sono considerate il luogo per eccellenza di questa pratica. Qui, ci sono tre concetti fondamentali: il primo è che ogni cosa è abitata da spiriti da rispettare; il secondo concetto è la responsabilità personale, che deve ispirare ogni singola azione; il terzo concetto è l’equilibrio, importante per mantenere armonia dentro se stessi, dentro alla comunità e all’ambiente: quando non c’è equilibrio, è necessario l’intervento di uno sciamano.
Nelle culture americane, del nord, del centro e del sud, non si usa il termine sciamano. Le parole tradizionali, non insegnate agli estranei alla tribù, indicano la figura dell’Uomo Medicina, un guaritore, cerimoniere, mistico, narratore di storie e depositario di tutto il sapere.
Nelle tribù aborigene australiane, sono presenti invece uomini dai poteri magici, in grado di volare, levitare, apparire e scomparire, materializzare oggetti, comunicare telepaticamente ed essere chiaroveggenti. Fra questi, ci sono i medicine man, ovvero degli sciamani capaci di canalizzare l’armonia creatrice dell’universo e di rigenerare e curare tutti gli esseri viventi.